PISA – Nuova vita per il percorso nascita in Aoup: sono infatti terminati allo stabilimento ospedaliero di Santa Chiara (Edificio 2, I piano) i lavori di ristrutturazione di tutti gli ambienti dedicati al travaglio, al parto e al post-partum delle due Unità operative di Ostetricia e Ginecologia, seguendo una logica improntata anche al benessere e all’accoglienza visto che l’appropriatezza e la qualità dell’assistenza sono fortemente condizionate anche dal luogo in cui si partorisce, influenzando la percezione della donna, i suoi comportamenti e l’evoluzione stessa dell’evento nascita.
Grande attenzione quindi al comfort nell’esecuzione dei lavori, che sono durati circa 3 mesi e hanno interessato tutto il blocco parto, completamente riorganizzato dal punto di vista strutturale, con la separazione dei percorsi del parto fisiologico da quello con patologia ostetrica e il rinnovamento di arredi e attrezzature tecnologiche.
In pratica ora si accede al blocco parto attraverso l’area del nuovo Pronto soccorso ostetrico, attivo 24 h su 24, dove le donne vengono prese in carico dalle ostetriche e indirizzate verso il percorso di cura più idoneo in base alla valutazione del rischio.
Fra i nuovi ambienti ricavati dalla ristrutturazione ci sono tre stanze, con impianto di filodiffusione e pareti dipinte in colori pastello, dotate di tutti i servizi accessori, in cui si assistono tutte le fasi del parto, dal travaglio al post partum, garantendo la permanenza del neonato con la mamma sin dal momento della nascita e favorendo così il contatto pelle a pelle, con tutti i benefici che esso comporta (regolazione di temperatura corporea, frequenza cardiaca, livello di glucosio), sia in caso di parto fisiologico che taglio cesareo programmato. E’ stata inoltre realizzata una camera per l’osservazione sub-intensiva, dotata di nuova strumentazione tecnologica, per le donne che necessitino di monitoraggio dopo il parto o dopo un taglio cesareo e due stanze post-partum con arredi ideali per favorire l’attaccamento precoce al seno, condizione fondamentale per l’avvio dell’allattamento. Due invece le camere per assistere il travaglio delle donne con gravidanza patologica. Sono stati eseguiti lavori di manutenzione ordinaria anche nelle due sale parto preesistenti e nella sala operatoria del blocco parto, che garantisce tempestività di intervento in caso di emergenze/urgenze e sono stati ristrutturati i servizi igienici. In tutti i nuovi ambienti ricavati è possibile svolgere attività di simulazione ad alta fedeltà, coadiuvati dal “Centro Nina” (Unità operativa di Neonatologia), che permette un training continuo del personale, garantendo così elevati standard assistenziali.
Secondo i dati emersi dal Bersaglio MeS 2018 (sistema di valutazione delle performance delle Aziende sanitarie promosso dall’Istituto di Management della Scuola Superiore Sant’Anna), infatti, la percentuale di “cesarei epurati” (vale a dire il dato complessivo, sottratti i parti gemellari, prematuri, podalici etc…) si è praticamente dimezzata. E’ scesa infatti al 16,7% nel 2018 (era pari al 31% nel 2016 e al 29% nel 2017). La media regionale, in questo caso, si attesta sul 19,01% (2018). Significativamente migliorato anche il dato relativo ai parti con forcipe e ventosa, passati dal 5,9% del 2017 al 4,9% del 2018 (media regionale 2018: 6,8%).